Il boccale della felicità
28/03/2016La carte vitale
08/04/2016Prima di darvi tutte le informazioni pratiche sulla ricerca di lavoro a Parigi, vorrei fare qualche considerazione di ordine generale e soprattutto personale, che servirà da risposta alle due domande che tornano ricorrenti nelle email che ricevo e nei commenti: “Si trova lavoro a Parigi? C’è la crisi?”.
- Il lavoro non cade dal cielo, in nessun Paese del mondo
- Per trovare lavoro bisogna conoscere alla perfezione i meccanismi del posto (CV, Lettera di motivazione, mentalità, ecc… la lingua non è un ostacolo così grande, poi dipende dal tipo di lavoro che cercate chiaramente!)
- Non si può pretendere di arrivare in un Paese straniero (di cui non si gestisce alla perfezione la lingua e la mentalità) e trovare il lavoro della propria vita o l’equivalente in responsabilità di quello che si aveva in Italia
- Se non ci si adatta il lavoro non si troverà mai (come ovunque nel mondo)
- Bisogna avere pazienza e perseveranza (come ovunque nel mondo)
Detto questo, con una buona dose di buone informazioni la strada è meno perigliosa, ma ricordatevi che emigrare non è fare un viaggetto nel paese dei balocchi, emigrare vuol dire prendere tutto il coraggio che si ha in corpo, abbandonare tutto (famiglia, amici, abitudini…) e partire all’avventura per stare meglio… se poi vi accorgete che meglio non state proprio, nessuno vi impedirà di fare marcia indietro.
Voilà ! E ora parliamo delle cose serie !
Sullo stesso tono del post sulla ricerca della casa, cercherò di darvi dei consigli generali da adattare alle centinaia di situazioni personali differenti (lavoro per studenti, stagionale, fisso, in diversi settori…).
Per maggiori infomazioni sulla legislazione potete leggere anche questo post.
L’Iscrizione al Pôle Emploi
Se pensate di rimanere almeno un anno in Francia, pensate ad iscrivervi al POLE EMPLOI che fa sempre comodo.
Se non avete mai lavorato in Francia non potrete avere la disoccupazione (chiaramente!), ma potrete approfittare di consigli e ateliers che male non fanno. Per quanto riguarda le offerte di lavoro non servirà un granché invece.
2. Se avete diritto alla disoccupazione, prima di compilare il dossier, munitevi della CARTE VITALE (indispensabile per uscirne vivi), un RIB e un CV. Se invece è solo per un’iscrizione basta un documento d’identità (il passaporto è meglio, perché le amministrazioni qui sono altamente ignoranti del concetto di Europa!) ed eventualmente la tessera sanitaria europea.
Per poter ricevere la disoccupazione francese
dovete aver lavorato 88 giorni o 610 ore nel corso dei 28 mesi che precedono la fine del contratto di lavoro (per i meno 53 anni) e 36 per i più di 53 anni.
Se nel mentre ricevete la disoccupazione in Italia
potete continuare a riceverla in Francia per un periodo massimo di 3 mesi, prolungabili a 6 dopo l’accordo dei due Stati (Italia e Francia). Il versamento della disoccupazione non è obbligatorio, verificate prima di partire che l’esportazione in Francia sia possibile. Per esportare la disoccupazione in Francia avrete bisogno del modulo U2 da recuperare in Italia e da presentare al Pôle Emploi al momento dell’iscrizione.
Creazione del CV e della lettera di motivazione
Questo è un passo che vi prenderà un po’ di tempo perché la forma del CV francese è molto diversa da quello italiano (per non parlare del formato europeo!).
Per prima cosa vi consiglio di andare sul sito dell’ONISEP per cercare l’esatto nome del posto che volete occupare: il francese ha molta meno elasticità mentale di noi, quindi un CV in cui dite “sono ingegnere” non passerà mai! Dovrete scrivere per esempio “Chef de projet – Ingénieur civil” (dopo aver verificato sul sito che il nome del posto esiste).
- deve essere al massimo di UNA pagina
- deve essere molto sintetico: eliminate quindi tutte le piccole esperienze e lasciate solo quelle più significative, idem per la formazione e tutto il resto
- deve essere coerente al massimo: evitate di mettere esperienze di diverso tipo, più il percorso apparirà coerente e lineare e più avete possibilità di essere chiamati.
- una paginetta (non fitta fitta)
- divisa in tre parti (IO, VOI, IO per VOI)