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I lucchetti dell’amore sul Pont des Arts

L’altro giorno sono passata dal Pont des Arts dopo parecchio che non ci passavo e ho scoperto un’usanza per me nuovissima ma che in realtà esiste da un po’: Federico Moccia sarà contento di sapere che dopo Ponte Milvio, l’usanza dei lucchetti dell’amore è approdata anche a Parigi!

Chiamati anche love locks, i lucchetti sono attaccati alle griglie del Pont des Arts per simboleggiare l’amore di una coppia che dopo aver attaccato il lucchetto al ponte getta la chiave nella Senna… ma che romantici!

Le griglie del Pont des Arts sono ricoperte da più di 1600 lucchetti di tutti i tipi con tutti i tipi di iscrizione e l’usanza sta cominciando a diffondersi anche sui ponti vicini come sulla passerella che unisce il Museo d’Orsay alle Tuileries.

Ogni tanto la Mairie minaccia di far scomparire i lucchetti che deturpano il paesaggio proponendo di creare un albero metallico fatto apposta, ma per ora i lucchetti continuano ad affollare il ponte.

L’origine di questa usanza è misteriosa: probabilmente rimonta agli anni ’80 quando a Pécs, in Ungheria, dei lucchetti vennero attaccati alla griglia di ferro che univa la Moschea alla Cattedrale. In seguito l’usanza si sarebbe propagata a Seoul, in Cina, a Mosca, a Bruxelles, Firenze, Verona e Venezia… e bien sur a Roma dopo il successo di ‘Ho voglia di te’ di Federico Moccia.

Speriamo che il Pont des Arts non precipiti sotto il peso dell’amore, come invece è successo al lampione di Ponte Milvio!!

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10 Comments

  1. eva ha detto:
    22/01/2012 alle 12:10

    ma qualcuno sa esatamente quando hanno iniziato ad attacare il primo luchetto?

    Rispondi
  2. Napoleone ha detto:
    28/02/2011 alle 16:37

    Non so da quanti anni hanno cominciato ad attaccare i lucchetti, fatto sta che un paio d’anni fa li hanno già tolti…naturalmente, ad oggi il ponte è di nuovo pieno!

    Rispondi
  3. TuttaFuffa ha detto:
    27/01/2011 alle 10:28

    aspetto che cadano nel fiume come a Roma ^_^

    @Davidogno : non credo sia legale usare la parola omografo così a cuor leggero!

    Rispondi
  4. Valentina ha detto:
    21/01/2011 alle 0:25

    Ahimé, anche il pont de l’Archeveché ne è sovraccarico. E se ancora si puo’ capire il vago valore simbolico di un lucchetto, che ci sarà nella testa di quelli che legano pezzi di sacchetti di plastica, proprio quelli della spesa e della monnezza?

    Rispondi
  5. stefano ha detto:
    17/01/2011 alle 22:33

    io darei delle multe…..

    Rispondi
  6. Guido ha detto:
    17/01/2011 alle 20:19

    Più che romantici, sono dei rompicoglioni, questi lucchettari.
    Solo perchè è di pubblica proprietà non devono permettersi di rovinare il look del ponte. E’ come se nel muro esterno della mia casa, bello e pulito perchè appena affrescato di nuovo (€€€), becco uno che con sguardo sognante sta scrivendoci sopra “Maria Ti AMO”, ti assicuro che perderebbe il vizio dopo averlo riverniciato con la lingua. Non è romanticismo, ma vandalismo e mancanza di rispetto per gli altri.

    Rispondi
  7. Valerio ha detto:
    17/01/2011 alle 13:15

    Li avevo già visti.. mamma mia che schifezza…
    poi se tutti buttano la chiave, 1600 chiavi sono parecchie! per forza si alza il livello della senna 🙂

    Rispondi
  8. Davidogno ha detto:
    17/01/2011 alle 8:21

    Li hai contati? 😛
    baci Elena!

    PS : fammi rivestire per un attimo il ruolo del linguista pignolo e rompicoglioni: “sta”, 3a persona singolare di “stare”, non vuole l’accento, essendo sprovvisto di omografi.

    Rispondi
    • Davidogno ha detto:
      17/01/2011 alle 8:22

      un monosillabo senza omografi per l’esattezza.

      Rispondi
    • IP ha detto:
      17/01/2011 alle 10:28

      Aaahhhh!! A volte mi scordo l’itagliano… corretto! 🙂
      Certo che li contati, uno ad uno… un bacione Davidogno

      Rispondi

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