logo-parispocket_teteseule_transparentlogo-parispocket_teteseule_transparentlogo-parispocket_teteseule_transparentlogo-parispocket_teteseule_transparent
  • HOME
  • CATEGORIE
    • AMMINISTRAZIONE
    • TRASPORTI
    • TURISMO
    • USI E COSTUMI
    • CULTURA
    • USCIRE
  • CHI SONO
    • STAMPA
  • PARTNERS&OFFERTE
  • PROGETTI
    • Il Consiglio Parigino degli Europei/ee
    • Parigi lowcost – la mia guida
    • Le pubblicità di Paris pocket !
    • Ateliers al Consolato
  • CONTATTI
  • PARIS POCKET®
Italiano
✕
IP ai Golden Blogs Awards 2010
19/11/2010
Le Comptoir Général
14/03/2011
Tutti

I lucchetti dell’amore sul Pont des Arts

L’altro giorno sono passata dal Pont des Arts dopo parecchio che non ci passavo e ho scoperto un’usanza per me nuovissima ma che in realtà esiste da un po’: Federico Moccia sarà contento di sapere che dopo Ponte Milvio, l’usanza dei lucchetti dell’amore è approdata anche a Parigi!

Chiamati anche love locks, i lucchetti sono attaccati alle griglie del Pont des Arts per simboleggiare l’amore di una coppia che dopo aver attaccato il lucchetto al ponte getta la chiave nella Senna… ma che romantici!

Le griglie del Pont des Arts sono ricoperte da più di 1600 lucchetti di tutti i tipi con tutti i tipi di iscrizione e l’usanza sta cominciando a diffondersi anche sui ponti vicini come sulla passerella che unisce il Museo d’Orsay alle Tuileries.

Ogni tanto la Mairie minaccia di far scomparire i lucchetti che deturpano il paesaggio proponendo di creare un albero metallico fatto apposta, ma per ora i lucchetti continuano ad affollare il ponte.

L’origine di questa usanza è misteriosa: probabilmente rimonta agli anni ’80 quando a Pécs, in Ungheria, dei lucchetti vennero attaccati alla griglia di ferro che univa la Moschea alla Cattedrale. In seguito l’usanza si sarebbe propagata a Seoul, in Cina, a Mosca, a Bruxelles, Firenze, Verona e Venezia… e bien sur a Roma dopo il successo di ‘Ho voglia di te’ di Federico Moccia.

Speriamo che il Pont des Arts non precipiti sotto il peso dell’amore, come invece è successo al lampione di Ponte Milvio!!

Share

Post simili

08/07/2022

La festa nazionale del 14 luglio


leggi

10 Comments

  1. eva ha detto:
    22/01/2012 alle 12:10

    ma qualcuno sa esatamente quando hanno iniziato ad attacare il primo luchetto?

    Rispondi
  2. Napoleone ha detto:
    28/02/2011 alle 16:37

    Non so da quanti anni hanno cominciato ad attaccare i lucchetti, fatto sta che un paio d’anni fa li hanno già tolti…naturalmente, ad oggi il ponte è di nuovo pieno!

    Rispondi
  3. TuttaFuffa ha detto:
    27/01/2011 alle 10:28

    aspetto che cadano nel fiume come a Roma ^_^

    @Davidogno : non credo sia legale usare la parola omografo così a cuor leggero!

    Rispondi
  4. Valentina ha detto:
    21/01/2011 alle 0:25

    Ahimé, anche il pont de l’Archeveché ne è sovraccarico. E se ancora si puo’ capire il vago valore simbolico di un lucchetto, che ci sarà nella testa di quelli che legano pezzi di sacchetti di plastica, proprio quelli della spesa e della monnezza?

    Rispondi
  5. stefano ha detto:
    17/01/2011 alle 22:33

    io darei delle multe…..

    Rispondi
  6. Guido ha detto:
    17/01/2011 alle 20:19

    Più che romantici, sono dei rompicoglioni, questi lucchettari.
    Solo perchè è di pubblica proprietà non devono permettersi di rovinare il look del ponte. E’ come se nel muro esterno della mia casa, bello e pulito perchè appena affrescato di nuovo (€€€), becco uno che con sguardo sognante sta scrivendoci sopra “Maria Ti AMO”, ti assicuro che perderebbe il vizio dopo averlo riverniciato con la lingua. Non è romanticismo, ma vandalismo e mancanza di rispetto per gli altri.

    Rispondi
  7. Valerio ha detto:
    17/01/2011 alle 13:15

    Li avevo già visti.. mamma mia che schifezza…
    poi se tutti buttano la chiave, 1600 chiavi sono parecchie! per forza si alza il livello della senna 🙂

    Rispondi
  8. Davidogno ha detto:
    17/01/2011 alle 8:21

    Li hai contati? 😛
    baci Elena!

    PS : fammi rivestire per un attimo il ruolo del linguista pignolo e rompicoglioni: “sta”, 3a persona singolare di “stare”, non vuole l’accento, essendo sprovvisto di omografi.

    Rispondi
    • Davidogno ha detto:
      17/01/2011 alle 8:22

      un monosillabo senza omografi per l’esattezza.

      Rispondi
    • IP ha detto:
      17/01/2011 alle 10:28

      Aaahhhh!! A volte mi scordo l’itagliano… corretto! 🙂
      Certo che li contati, uno ad uno… un bacione Davidogno

      Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

paris pocket

Elena Italiani

Paris pocket – Facilitateur de vie ®


ItalianiPARIGI06

Il mio libro

Guida di Parigi

Iscriviti ai post

Controlla la tua posta in entrata o la cartella spam adesso per confermare la tua iscrizione.

Post recenti

  • © photo Vincenzo Valentino159
    Tariffe e abbonamenti dei trasporti parigini
    08/11/2022
  • 2
    Infografica – il gioco del domino burocratico
    20/09/2022
  • 15
    La festa nazionale del 14 luglio
    08/07/2022

Commenti recenti

  • Alexandra Blonk su La CAF e l’aiuto per pagare l’affitto
  • FAROUK BOUCHRA su La dichiarazione dei redditi in Francia
  • Sabrine su Rinnovare i documenti al Consolato di Parigi
  • radicalelibero su L’iscrizione all’AIRE
  • IP su L’iscrizione all’AIRE

Seguimi anche su

Cerca nel sito

✕
  • CGV
  • CGU
  • PRIVACY POLICY
© 2023 Betheme by Muffin group | All Rights Reserved | Powered by WordPress