La festa della mamma in Francia
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04/06/2018Il detto “non si finisce mai di imparare” è proprio vero: dopo soli 16 anni di vita parigina ho finalmente visitato questo capolavoro di architettura e arte scultorea, purtroppo ubicato in una zona un po’ bistrattata dell’Ile-de-France (la Seine-Saint-Denis che, obiettivamente, non è proprio uno dei quartieri più tranquilli a trovarcisi di notte, ma che per una visita turistica diurna va benissimo!).
Sono rimasta folgorata da questa cattedrale, per la sua struttura gotica (che adoro!) immensa e luminosa, per la cripta misteriosa e in un certo senso viva, per la collezione immensa di statue funerarie una più bella dell’altra e, dulcis in fundo, un’audioguida super completa e dettagliata (a volte anche troppo!).
Ecco quindi qualche foto e un po’ di informazioni se volete visitare questo posto che mi è piaciuto tantissimo!
La storia
Intorno alla tomba di Saint Denis, considerato come il primo vescovo di Parigi martirizzato nel 250 circa, si sviluppa a partire dal IV-V secolo una basilica che sarà progressivamente ingrandita nei secoli successivi. Questo luogo di preghiera e devozione prenderà un’altra dimensione quando il re Dagoberto, a partire dal VII secolo, sceglie la basilica come sua ultima dimora e ci costruisce un monastero. L’insieme degli edifici del monastero conoscerà un’evoluzione architettonica costante fino all’apogeo del Gotico con l’abate Surger agli nizi del XIX secolo.
Il legame con la monarchia si fa progressivamente più forte all’epoca di Ugo Capeto (che sale al potere nel X secolo) quando la basilica di Saint-Denis viene scelta come luogo di sepoltura dei re di Francia. La Basilica cattedrale accoglie oggi più di 70 statue funerarie e tombe, una collezione unica in Europa che permette di apprezzare l’evoluzione dell’arte funeraria, dalle statue del XII secolo, scolpite con gli occhi aperti, alle grandi composizioni del Rinascimento, che associano la morte alla speranza della resurrezione.
La caduta della monarchia il 10 agosto del 1792 rimette in gioco il destino della basilica: i Rivoluzionari vogliono infatti distruggere la necropoli, simbolo di una monarchia odiata. A questo movimento distruttore corrisponde, nel XIX secolo, un’opera di restauro, iniziata da Alexandre Lenoir e François Debret e proseguita da Viollet-le-Duc al quale dobbiamo il suo aspetto attuale.
L’abbazia, qualificata come basilica in epoca carolingia, diventa cattedrale nel 1966, al momento della creazione del nuovo dipartimento della Seine-Saint-Denis.
Buona visita e un particolare ringraziamento a Baptiste e Juliette del CMN (Centre des Monuments Nationaux), sempre pronti a fornirmi documentazione e informazioni utili!
Informazioni pratiche
Indirizzo: 1 rue de la légion d’honneur – 93200 – Saint Denis (metro Basilique de Saint Denis, linea 13)
Durata media della visita: 1h15 (le audioguide gratuite sono super complete, volendo la visita dura anche di più!)
Orari e tariffe: http://www.saint-denis-basilique.fr