‘Paris pocket’ e il network magico
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21/03/2014Ormai da diversi anni, alla cittadinanza nazionale si è affiancata la cittadinanza europea, non una vera e propria cittadinanza in senso tecnico (solo uno Stato indipendente può avere dei “cittadini”), ma un insieme di diritti che ha cambiato (e non poco) la vita di tanti residenti all’estero.
Secondo la testuale dizione del trattato di Maastricht (TUE), è cittadino dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro. L’introduzione del concetto di cittadinanza europea mira a rafforzare e a promuovere l’identità europea, coinvolgendo i cittadini nel processo di integrazione comunitaria.
Grazie allo sviluppo che ha conosciuto il mercato unico, i cittadini godono di una serie di diritti di carattere generale in diversi settori, quali quello della libera circolazione dei beni e dei servizi, della tutela del consumatore e della sanità pubblica, della parità di opportunità e di trattamento, dell’accesso all’occupazione ed alla previdenza sociale. Inoltre, la cittadinanza dell’Unione europea comporta una serie di norme e diritti ben definiti, che si possono raggruppare in quattro categorie:
– la libertà di circolazione e di soggiorno su tutto il territorio dell’Unione;
– il diritto di votare e di essere eletto alle elezioni comunali e a quelle del Parlamento europeo nello Stato membro di residenza;
– la tutela da parte delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro in un paese terzo nel quale lo Stato di cui la persona in causa ha la cittadinanza non è rappresentato;
– il diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo e ricorsi al mediatore europeo.
Il trattato di Amsterdam viene a integrare l’elenco dei diritti civili di cui godono i cittadini dell’Unione e definisce con maggior precisione il nesso esistente fra la cittadinanza nazionale e la cittadinanza europea.
In pratica, per i cittadini italiani residenti in Francia, il possesso della “cittadinanza europea” ha significato la fine dell’obbligo di possesso del permesso di soggiorno, la possibilità di lavorare in proprio o come dipendenti senza la richiesta del permesso di lavoro, la possibilità di votare per le elezioni municipali ed europee.
Tuttavia alcuni obblighi amministrativi permangono :
1- Iscrizione all’Anagrafe degli Italiani residenti all’estero (AIRE): “diritto-dovere” di ogni cittadino italiano che si trasferisca all’estero per più di un anno (salvo funzionari di ambasciata o presso le organizzazioni internazionali) e che consente allo Stato italiano di sapere dove si collocano i propri connazionali e al cittadino di usufruire dei servizi amministrativi erogati dal consolato.
2- Obbligo per i cittadini comunitaria di dichiarare la propria residenza presso le “Mairies d’arrdondissement”, anche, in vista dell’iscrizione sulle liste elettorali
3- Obbligo di avere su di se documenti di identità in corso di validità (non necessariamente francesi).
Infine, per i cittadini europei, l’appartenenza all’Unione permette di ricongiungersi alla propria famiglia senza formalità particolari se non quelle dichiarative che abbiamo visto poc’anzi.
Dunque, per concludere, il concetto astratto di “cittadinanza europea”, ha ricadute estremamente concrete sulla vita quotidiana di ciascun residente all’estero, sostituendo di diritto obblighi costitutivi (permesso di soggiorno, permesso di lavoro, obbligo di prendere documenti del paese di residenza) ad altri puramente dichiarativi (AIRE, Mairie di Arrondissement), una comodità ed un privilegio di cui godiamo solo noi, “cittadini europei”.
Ernesto BENELLI
Avocat à la Cour d’appel de Paris
Avvocato Stabilito al foro di Perugia.
www.benelli-law.com
6 Comments
Rispontetemi
Ciao Tommaso,
1. a cosa?
2. Un per favore e un grazie non si rifiutano mai visto il lavoro completamente gratuito che faccio quotidianamente… grazie.
salve sono Hassan.
abito in français sa 2anni ho la cittadinanza italiana anchie i Midi bambins.adesso ima Moglie fara anchi lei la demanda di cittadinanza italiana. sono andato per al consulato per iformarmi¨mi hanno tutti iformazioni…hanno apartiri 1 /6/2015,la demanda sifa via Internet. devo skanizzari.idocuminti.e puo loro mochiamrano….no ho trovato il dit o il link ho bisogno di vostro aiuto grazie
Salve,vivo in Francia già da due anni,sono regolarmente iscritto all’aire ma non ho mai saputo della necessità di fare una dichiarazione di residenza alla mairie. Posso farla ora o rischio delle sanzioni? Grazie per la cortese risposta .
La dichiarazione di residenza alla Mairie serve a te se vuoi votare o ricevere informazioni e eventuale assistenza dal tuo Comune, nessuna sanzione non ti preoccupare. 🙂
Grazie !!! Sai com’ è, mi sa che qua in Francia hanno un gusto tipo marchese De Sade per le sanzioni . 🙂