Leginews – L’état des lieux, un documento poco amato
13/06/2016Veggie town dei miei stivali!
04/07/2016La danza è sempre stata la mia passione, e ho sempre ballato fin dalla mia adolescenza. Poi arrivata a Parigi mi sono un po’ arenata perché avevo altro da fare (tipo integrarmi in un mondo non mio con regole non mie!) e sono passati anni senza che pensassi alla danza. Ma quando, dopo un paio di anni, sono riuscita finalmente a raggiungere il mio equilibrio parigino, il richiamo ballereccio ha cominiciato di nuovo a pulsarmi dentro e, piano piano, ho ricominciato a stirare il mio corpo, a risvegliarlo dal torpore, a nutrire mente e anima dopo anni di digiuno artistico. E quale gioia nel riscoprire tutti i piaceri che questa disciplina mi procura !
Poi un giorno ho scoperto che a Parigi, ogni anno tra maggio e luglio, la danza è ovunque e soprattutto accessibile a tutti (sia per il livello che per il lato economico!!). Ho scoperto che ci sono tantissime iniziative che permettono a chiunque di partecipare a queste avventure e divertirsi da morire, il tutto gratuitamente! A gennaio di ogni anno quindi comincio a guardarmi intorno per vedere se esiste qualche ateliers che potrebbe interessarmi e stavolta ho scelto Flux le 4 danse.
Che cos’è?
Flux è un enorme raduno coreografico, partecipativo, gratuito e aperto a tutti, durante il quale il pubblico è invitato a ballare da mezzogiorno all’una di notte, in tutto il 4° arrondissement di Parigi e alla Halle des blancs manteaux per la serata di chiusura (sempre gratis!). Da marzo a giugno 500 persone (tra cui me medesima, si si) si sono riunite nei numerosi ateliers proposti per imparare le coreografie, aiutati da 18 ballerini professionisti, e accompagneranno il pubblico nelle danze il prossimo 2 luglio.
Christophe Girard (Sindaco del 4° arr), ha affidato la direzione artistica dell’evento a Johan Amselem, coreografo e direttore della compagnia La Halte Garderie. Johan ha immaginato il progetto immaginando un parco divertimenti:
Ho voluto immaginare un posto in cui ad ogni angolo di strada il pubblico sia invitato a fare giri di danza come si fanno giri di giostra. Ho pensato alle pitture di Mirò, colorate, gioiose, ludiche, per dare all’arrondissement la stessa moltitudine, la stessa abbondanza di stimoli per farsi sorprendere ed essere felici
Il festival ha anche come obiettivo quello di sviluppare la sensibilità e sperimentare un altro tipo di rapporto al proprio corpo e a quello degli altri. Muoversi in modo inabituale, più intenso, più controllato o, al contrario, più libero, a seconda del tipo di danza. Il contatto con il corpo dell’altro sarà scombussolato, più caloroso, diretto e a volte intrusivo. Sarà un modo divertente di uscire dalla propria bolla e di stare in mezzo agli altri, inventeremo un altro modo di stare insieme.
Tutto questo riappropriandoci dello spazio pubblico! Quando si balla in uno spazio pubblico si creano con esso dei legami emotivi molto forti, di gioia, di libertà. Lo spazio conserva l’impronta di questi legami e diventa luogo di ricordi eccezionali, che si riattivano ogni volta che lo si riattraversa.
In pratica
Da mezzogiorno all’una di sabato prossimo (2 luglio), passeggiando nel 4° arrondissement (Saint Paul, Hôtel de Ville, ecc…) potrete imbattervi in flashmob improvvisi (ma di cui conoscerete il programma, ehehehe), ateliers sensoriali, performances di danza e chi più ne ha più ne metta! E siccome si tratta di un festival partecipativo potete anche imparare le coreografie dei flashmob sul canale Youtube dell’evento e ballare con noi!
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Non mancherò: danza, grande passions anche per me!