La boulangère… che paura!
23/01/2017Pocket Louvre: visitare il Louvre in 1h30
13/02/2017Ci sono un sacco di cose a cui bisogna abituarsi quando si vive in un Paese straniero e conoscere gli usi e i costumi del posto è indispensabile, soprattutto per evitare delusioni! E come per il concetto di caffé e colazione che spiego in questo post, il concetto di aperitivo è un’altra cosa da imparare se si viene a Parigi per turismo o per viverci.
Bye bye apericena ! Benvenuto aperó!
Se decidete di fare un aperitivo parigino, potete dire addio a stuzzichini e cibo vario in accompagnamento alla vostra bevanda: qui si ordina da bere e già è tanto se vi offrono qualche nocciolina! A volte bisogna andare proprio a chiedere al bancone se hanno qualche cosa da grignoter o delle cacahuettes. Se volete mangiare si paga, e l’aperitivo conserva qui il suo significato originale di apritivo, cioé che “stuzzica l’appetito che verrà”.
Se decidete di accompagnare il vostro bicchiere di vino (o altro) con qualcosa da mangiare per evitare di finire ubriachi dopo un sorso di alcool a stomaco vuoto, la cosa più tipica da ordinare sono i classici taglieri di formaggio e/o affettati. Poi a seconda del posto avrete più o meno scelta, ma i taglieri (le planches) ce li hanno praticamente tutti.
Per quanto riguarda le bevande, la scelta alcolica varia tra vino, birra e cocktails. Le uniche bollicine, care, sono quelle dello champagne, e sconsiglio vivamente lo spritz, che trovate ovunque da qualche anno, ma fatto esclusivamente con l’Aperol e nel 99% dei casi fatto malissimo. Io mi faccio puntualmente fregare! 😀
Tra le scelte tipicamente francesi potete invece trovare il Kir, a base in origine di Bourgogne Aligoté (vino bianco secco) e crema di ribes nero, ma declinato poi in mille varianti sia sul vino che sugli sciroppi, oppure il pastis quando si ha voglia di sud. :-p
Devo dire che come per tante altre cose, una volta capito il meccanismo dell’aperò, poi ci si scorda facilmente delle vecchie abitudini. In più l’apericena è una cosa che, personalmente, alla fin fine mi manca a metà perché se voglio andare a cena non sarò tentata dalle mille cose buone che “non” mi circonderanno e arriverò al ristorante avendo fame (cosa buona e giusta)! 🙂
Nonostante tutto però, quando l’italianità si fa sentire e ha bisogno di conforto (e soprattutto di uno Spritz fatto come dio comanda!!), la comunità italiana all’estero arriva in soccorso e non mancano luoghi dove poter ritrovare le abitudini nostrane, cercare per credere*!
*Non pubblicherò indirizzi italiani a Parigi perché c’è chi lo fa già (e bene!) e lo scopo di questo blog è tutto il contrario: farvi scoprire Parigi e le abitudini francesi. 😉