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05/06/2022Il 21 marzo di ogni anno il calendario dice che siamo ufficialmente in primavera e ulteriore prova ne è il fatto che si passa all’ora legale, che per me è il giorno più bello dell’anno perché sinonimo del ritorno della luce (che qui d’estate dura anche fino alle 11 di sera)! Questo però non vuol dire che automaticamente le temperature seguiranno le indicazioni del calendario, fate ben attenzione a questa particolarità metorologica che a Parigi è particolarmente rischiosa tutto l’anno!
Oggi parliamo del concetto di tempo, non il tempo che scorre, ma quello meteorologico, perché se abituati a climi meno nordici si rimane sempre puntualmente fregati all’apparire di uno sparuto raggio di sole. Vale la pena quindi spiegarvi un po’ come funziona il clima parigino.
Qui con il tempo non si scherza e le classiche frasi
Fa caldo oggi, fa più freddo di ieri, credo che nel week end pioverà
Ecco in breve cosa succede qui al Nord:
- QUANDO C’È IL SOLE NON È DETTO CHE SIA SINONIMO DI CALDO perché è un sole freddo, un sole del nord che non scalda come un sole del sud (chiaramente in piena estate, se disgraziatamente il sole esce, fa caldo anche qui eh).
- CLIMA E TEMPERATURA POSSONO CAMBIARE ANCHE TRE VOLTE AL GIORNO (ma quanto amo le Alpi che proteggono l’Italia!). Le mezze stagioni non esistono: no no, non è che non ci sono più le mezze stagioni, proprio non sono mai esistite! Si passa da : freddo glaciale (con sole), all’umido piovoso (senza sole), alla temperatura mite con nuvole, fino a finire con la celebre CANICULE (una misera settimana all’anno che arriva a sorpresa e a volte pure spezzettata), cioé 35° umidi a cui i nordici non sono abituati e a causa dei quali vanno in giro spruzzandosi acqua Evian in faccia e attivando mille piani di sicurezza e prevenzione per evitare la morte, quando basterebbe seguire le semplici regole del Sud, tipo chiudere le finestre quando fa caldo! Vabbé ma questa è un’altra storia. 😀
- C’È MOLTO SPESSO VENTO. Che sia gelido o tiepido, almeno una volta al giorno ne avrete diritto, ma è vero anche che è grazie al vento che Parigi è meno inquinata di altre grandi metropoli.
Tutte queste caratteristiche causano diverse conseguenze nel comportamento degli abitanti della capitale francese.
- In generale succede che appena esce un raggio di sole, anche se fanno 11° (che obiettivamente non è una temperatura così elevata) o anche meno, e che il calendario ha stabilito che siamo usciti dall’inverno, la gente impazzisce, tira fuori le infradito, le magliettine, le stoffe leggere, vanno tutti a sbracarsi nei parchi, ma soprattutto sorridono!
All’inizio li prendevo per pazzi, ma ora anche io sono come loro a causa dell’astinenza da sole!
Quando arriva un po’ di sole e caldo non sai mai quanto durerà (un’ora? Mezza giornata? Due giorni?) e soprattutto non sai mai quando tornerà, quindi bisogna approfittare! E devo dire che, nonostante la frustrazione meteorologica, da quando vivo qui mi godo molto di più le belle giornate (proprio perché sono aleatorie).
- Gli sbalzi di temperatura ti obbligano a vestirti a cipolla perché, soprattutto verso marzo, può succedere di uscire di casa la mattina e avere molto freddo (ma proprio da sciarpa e cappello eh!), per poi nel pomeriggio o in serata avere molto caldo (anche solo in t-shirt!). Senza contare gli sbalzi da dentro a fuori la metropolitana e viceversa.
Ma c’è una caratteristica alla quale non riesco ancora ad abituarmi: l’assenza di termostato interno dei parigini.
A Parigi può capitare per esempio di vedere gente con le infradito, il cappotto e la sciarpa, oppure con le famose ballerine senza calze anche se fuori ci sono -2°! O viceversa vedere qualcuno vestito di una semplice felpa quando io ho 802 strati, più guanti, berretto e sciarpa che mi strangola!
Oppure quando fa caldo e io esco in maglietta, mi è capitato di vedere gente imbacuccata come un pupazzo di neve!
Allora io mi chiedo:
Non hanno guardato le previsioni del tempo o semplicemente questo popolo nordico non è dotato di termostato interno? Perché il parigino non suda e non diventa paonazzo quando fa caldo e non diventa viola-verde quando si gela, quello che invece capita a me!?
È per questo che se abitate a Parigi, o prevedete di venirci in vacanza, quello che consiglio sempre è di studiarvi il meteo giorno per giorno: io per esempio, per capire come vestirmi ogni giorno, ho preso l’abitudine di verificare esattamente che temperatura ci sarà il giorno dopo (velocità del vento inclusa), e a volte controllo anche più volte al giorno per vedere se ci saranno cambiamenti dopo qualche ora!
11 Comments
Verissimo!!! 😂
Quanto è vero IP !! Non ho mai guardato l’app del meteo tanto quanto ora che vivo a Parigi ! E’ d’obbligo ogni volta che esco, anche più volte nello stesso giorno ! E mi fanno ridere tantissimo le loro tenute da mare ogni volta che esce un pò di sole !
che piacere aver trovato questo sito,sono giorni che mi arrovello sul web,fantastico!
verrò da Roma a parigi dal 13 di ottobre al 16,alloggero nel quartiere Operà…sono in viaggio per l’anniversario e vorrei girare parigi nel migliore dei modi,sopratutto,visto che in albergo mi spetta solo la colazione vorrei mangiare senza spendere un mutuo…
puoi aiutarmi con un piccolo etinerario che parta dall’Operà? ma sopratutto…che abiti divrò portare in quel periodo? aiutatemi!
ciao, complimenti per il sito, è davvero ben fatto e utilissimo! ma a prop del clima, qualcuno sa dirmi se il caldo di questi giorni è lo standard estivo? io sono venuta quà per passare l’estate al fresco 🙁 Aiutatemi a capire se devo preparare il piano b!!! grazie.
e che dire di una sarda a Parigi??
arrivata qui a Novembre 2008, ho sofferto tantissimo durante il mio primo inverno francese.. uscivo di casa vestita tipo omino michelin, multiplo strato di morbidezza, e sembrava pesassi dieci kg di più.
poi a poco a poco pero mi ci sono abituata, sempre una sciarpa e i guanti in borsa, mai l’ombrello, e quest’ultimo inverno sono riuscita ad andare al lavoro tranquillamente con vestitino e stivali.
da notare che i vestitini in sardegna non li mettevo nemmeno sotto tortura.
parigi ti cambia.; sorridi se c’é il sole.. anche se poi sa che dura per mezz’ora…. e quando piove.. (vogliamo parlare di sabato scorso???) ti accoccoli con il tuo plaid e ti addormenti felice.
Vita di una ragazza che affronta da sola il distacco da casa e ogni giorno si ripete che ne vale la pena anche se fa freddo e delle spiagge della sardegna c’è solo un ricordo..
aahahah, io quando anni fa 🙁 ho passato 5 mesi a Parigi nel periodo primavera-autunno, ed ero sempre con il naso calante, sai come i bimbi delle elementari :D.
E non riuscivo a spiegarmi come potessero transitare le 4 quattro stagioni in una sola giornata.
Ma devo dire che tirando le somme fece anche un’estate calda…. l’ultima estate passata a Parigi è stato un trauma siamo passati dai 38° di Roma ai 12° con pioggia di Parigi…. brrrrrrr. Comunque non finisce mai di affascinarmi e ci torno sempre moooolto volentieri
ciao
mai portato l’ombrello 😀 appena arrivata l’ho comprato visto il cambiare repentino del tempo. credo che sia ancora nell’armadio con l’etichetta del prezzo 😉
Quotissimo a proposito dell’ombrello! Direi anzi che l’uso o meno di ombrello fa la differenza tra chi conosce bene il clima e chi non lo conosce (es. turisti in visita per la prima volta). Anch’io ai primi viaggi parigini ci sono cascata, poi ho capito come funziona e a Parigi non uso mai l’ombrello. Tanto smette dopo poco, venisse già anche una tempesta tropicale il tempo di ripararsi da qualche parte ed è già finito. Una volta esco dal Petit Palais (ero alla mostra di Demarchelier), cielo spaventoso ovunque, acqua a secchiate, mi tiro su il cappuccio e il tempo di attraversare l’avenue e arrivata al marciapiede opposto il cielo era pulito. Roba assurda.
Si si si, l’ombrello!! Certo!! Io sono anni che non lo compro più e che vado rigorosamente in giro col cappuccio, e ogni volta che qualcuno mi viene a trovare insiste per mettermi sotto un ombrello, ma ormai sono abituata all’inutilità di questo oggetto.
E per quanto riguarda gli acquazzoni idem! L’anno scorso, dopo 8 anni di vita parigina, ho assistito a un “vero” temporale (con tanto di tuoni e lampi) e mi sono resa conto che effettivamente non ne vedevo uno da tempo!
Mammamiaaaaaaaaaaaaa quanto hai ragione!!!!
Anche io sono di Roma e da 4 anni e mezzo litigo col tempo! 🙁
Ancora non riesco ad abituarmi!
Ma quello che mi fa più impazzire è vedere addirittura quelli di colore adattati alla meraviglia al clima di qui… ma per loro non dovrebbe essere ancora più freddo che per noi? Eppure vengono da paesi più caldi dei nostri.
Confermo immediatamente la storia delle infradito, anche io vestita a cipolla e tornata a casa sudando, oggi una mia collega di colore… era con le infradito!!!
Comunque pure io ormai mi sono abituata a vedere almeno la temperatura su internet prima di uscire! eheheheheh…
E un’altra cosa… qui l’ombrello è completamente inutile!
Quando piove, la maggior parte delle volte, è talmente fina la pioggia che l’ombrello t’impiccia pure, difficile vedere quei temporaloni a cui siamo abituati a Roma! Come è difficile anche sentire e vedere tuoni e fulmini!
Io invece mi sono trasferito in Francia 2 settimane fa. Vivo in costa azzurra a due passi da Cannes e Juan le Pin. Mi ha fregato il fatto di pensare di essere al mare :), vedi il sole, metti la giacchettina di pelle, maglioncino di cotone, esci, fai il figo .. é da sabato che sto male, penso di aver anche avuto un po’ di febbre e ho avuto un raffreddore che non ti dico nel weekend!!
🙁