Il Museo di Montmartre
22/01/2018Curiosità linguistiche ed espressioni intraducibili
19/02/2018Come ogni anno il primo week end di febbraio cerco di participare a Paris face cachée, dico cerco perché è talmente difficile trovare i biglietti che non sono mai sicura di riuscirci! Ma anche quest’anno è andata e mi sono goduta due splendide visite!
L’evento consiste in un week end di visite insolite (un po’ come le Journées du patrimoine, con la differenza che per Paris Face Cachée la maggior parte delle visite si paga, poco ma si paga) e soprattutto segrete: l’indirizzo preciso delle visite infatti non viene rivelato fino a prenotazione effettuata e per la scelta bisogna lasciarsi ispirare dalle descrizioni sul sito. 🙂
Se non avete mai sentito parlare di questo evento, o se aveste voluto partecipare ma non ce l’avete fatta a recuperare i biglietti, ecco un piccolo fotoreportage di quello che abbiamo fatto per condividere con voi questa bella esperienza e per mettervi l’acquolina in bocca per le prossime edizioni.
Sabato – Voltage Vintage: alla scoperta della prima sotto stazione elettrica parigina
Per la nostra prima visita del week end ci siamo ritrovati a rue Aboukir, nel 2° arr.ondissement, davanti a una porta con su scritto Enedis e lì per lì devo confessare che mi son detta
Oh madonna, mi tocca sorbirmi una visita tecnica sulla distribuzione di energia!
Il centro di distribuzione della rue Aboukir ha aperto le porte nel 1930 ed è rimasto attivo fino al 1998 quando ha chiuso i battenti. Da allora non è stato effettuato quasi nessun cambiamento e il sito è quindi rimasto intatto come all’epoca!
Per accompagnarci alla scoperta di questo luogo di norma chiuso al pubblico, Alain e Jacques, rispettivamente membro e Presidente dell’associazione MEGE (Mémoire de l’Electricité du Gaz et de l’Eclairage Public).
La visita comincia dalla sala controllo da cui gli operatori potevano illuminare o “spegnere” interi quartieri di Parigi. 🙂
Poi tutti giù per scarpe e caschi.
Per infine inoltrarci nella stazione vera e propria ed ascoltare Jacques e Alain che ci spiegano nei dettagli come e da da dove arrivava la corrente, come lavorava un operaio degli anni ’30 e le norme di sicurezza per evitare di morire fulminati!
Passiamo alla pratica !
E in un angolino si nascondono addirittura vestigia della seconda guerra mondiale.
In caso di allarme bomba tutti gli operai dovevano nascondersi nel rifugio sotterraneo, tutti tranne uno! Una persona infatti doveva continuare ad assicurare il funzionamento della sotto stazione, nascosta in una struttura metallica, per evitare che i parigini, oltre ad essere costretti a nascondersi nei rifugi, restassero anche al buio!
Per conoscere tutta la storia della sotto stazione potete consultare il sito della MEGE. Grazie Jacques e Alain!
Domenica – Le temps d’une pose: atelier fotografico vintage allo Studio Cui Cui
Devo confessare che ho scelto questa visita più per far piacere al mio uomo (che è fotografo per passione) piuttosto che a me, ma alla fine non me ne sono pentita, anzi! Domenica abbiamo passato due ore nello Studio Cui Cui, dove Aude e Sébastien che ci hanno fatto scoprire la fotografia al collodio del XIX° secolo!
Per me che non conosco nulla di fotografia (e figuratevi di chimica!) è stata un’esperienza semplicemente magica! E soprattutto mi sono resa conto, a livello pratico, di quanto fosse complicato preparare, scattare e sviluppare una fotografia all’epoca, quanta fatica! Altro che gli scatti digitali a raffica che finiscono nel dimenticatoio!