Il concetto di bise – come presentarsi e salutarsi in francese
21/01/2019E. Dehillerin – per tutti gli appassionati di cucina (e non!)
11/02/2019È arrivato il periodo più freddo dell’anno, quello in cui la cosa più intelligente da fare è entrare in letargo, quello che mi ha fatto seriamente pensare, il primo anno parigino, a scappare di nuovo verso i lidi del mite Sud, quello in cui capii che per sopravvivere bisognava cominciare a bere tè bollente, infilare berretto sciarpa e guanti ed evitare di stare più di dieci minuti fuori! Da quel dí le temperature si sono alzate parecchio, ma resta il fatto che io durante l’inverno parigino soffro tantissimo!
Tutto questo per dire che, oltre ad essere il periodo più freddo dell’anno, è anche quello in cui fioccano gli inviti per le raclettes ! E non mi capacito del fatto che non vi avessi ancora mai parlato di questa tradizione invernale d’oltralpe !
Lascerò perdere i dettagli tecnici e gastronomici di questo piatto (Google serve a questo no? Ehehehe) e vi racconterò piuttosto del mio personale incontro con la raclette. :-p
Il primo incontro
La mia prima raclette è stata a casa di amici tanto tanto tempo fa. Accettando l’invito non ho voluto fare quella che non aveva idea di cosa si stesse parlando, visto che erano tutti così entusiasti!
Arrivata a casa dei miei amici mi sono seduta a tavola, con di fronte svariati piatti di affettati, vassoi pieni di fette di formaggio, una pentolona piena di patate lesse intere e con la buccia, e un aggeggio nero al centro della tavola. I commensali, tutti contenti, mettevano le fette di formaggio nei padellini che avevano di fronte e lo facevano sciolgiere sotto l’aggeggio ormai bollente, dopodiché con goduria infinita facevano scivolare il formaggio fuso sulla patata lessa che avevano tagliato sul piatto, accompagnando il tutto con gli affettati. Avevo appena fatto la conoscenza della raclette.
Io, non mangiando carne, mi sono ritrovata a cenare con patate lesse e formaggio, e lì per lì mi sono chiesta
Ma perché stanno tutti in fissa cò stà raclette, che alla fine non è altro che formaggio fuso, patate lesse e affettati ?
poi col passare degli anni ho capito che più che per il piatto in sé (che alla fine è un piatto povero, inventato dai pastori delle montagne svizzere, che facevano sciogliere le mezze forme di formaggio sulla brace), la raclette è amata perché è un momento conviviale e divertente, ma soprattutto caldo (nel vero senso della parola!), perché l’aggeggio al centro del tavolo scalda la stanza a mille gradi e la tripletta formaggio/patate/affettati è talmente pesante che il corpo produce calore per assimilarne i grassi! 😀
La scoperta della verità
Dopo qualche anno dal primo incontro, ormai avvezza alla tradizione dell’aggeggio che scioglie il formaggio, sono partita in team building con i miei colleghi sulle Alpi per un paio di giorni. La sera della prima cena tutti sapevano che avremmo mangiato la raclette (chiaro! In montagna che vuoi mangiare?!!), ma a mia grande sorpresa niente aggeggi neri sui tavoli, ma degli strani apparecchi in ferro battuto.
Completamente ignara e disorientata chiedo al mio collega, compagno fedele di mangiate e bevute durante i nostri team building, cosa diavolo fossero quelle strane strutture in ferro battuto e lui mi spiega che quella in realtà è la “vera” raclette, che da lì a poco i camerieri avrebbero infilzato una mezza forma di formaggio in ogni apparecchio, avrebbero acceso le resistenze e si sarebbe dato il via ai festeggiamenti!
Fu così che feci conoscenza con l’autentica raclette, nome che deriva dall”azione di racler il formaggio (raschiare in francese) con una paletta direttamente dalla forma, che si scioglie sotto la resistenza calda, per poi farlo scivolare nel piatto.
Detto questo mi sono anche guadagnata prese in giro eterne per questa mia ignoranza, ma al mio collega perdono tutto! 😀
Morale della favola
All’avvicinarsi del Natale e per tutto l’inverno la raclette è il leitmotiv delle serate glaciali. Una serata raclette deve prevedere tanto sudore, puzza di formaggio (è consigliato non mettere vestiti buoni e prevedere un lavaggio di capelli postumo!), è obbligatorio ridere, bere e soprattutto restare leggeri il giorno dopo! :-p