Il concetto di carta di credito e l’approccio al soldo
26/11/2018
Riciclate il vostro albero di Natale, please!
07/01/2019Non me ne vogliano i miei lettori storici se scrivo cavolate, le mie sono fonti “volgari”. :-p
All’avvicinarsi del Natale, qui c’è quest’usanza di cui in Italia non avevo mai fatto l’esperienza, di ricevere a casa la visita del postino o della postina, che vi vende dei calendari di solito bruttissimi per raccogliere qualche strenna natalizia.
Ma da dove viene questa usanza? Ora (cerco) di spiegarvelo.
Strenna : Dono che si fa in occasione delle feste più importanti dell’anno, e specialmente a Natale: strenna natalizia.
La parola strenna (étrenne in francese), deriva da strenuus che in latino significa valoroso/generoso, e strenua era utilizzato dai Romani per indicare il dono che gli Imperatori ricevevano dalla Dea Strenia il primo giorno di ogni anno come simbolo di buon augurio, e cioé il liquore di verbena prodotto dal legno sacro custodito dalla dèa.
Questa usanza si diffuse a poco a poco anche al popolo, che cominciò a regalare fichi, datteri e miele per augurare una vita dolce e senza problemi per l’anno seguente. I frutti e il miele si trasformarono poi in monete d’oro e d’argento quando i Romani sostituirono i loro dèi di legno con degli dèi in oro e argento. L’uso delle strenne divenne così abituale che la popolazione cominciò ad augurare il buon anno all’Imperatore offrendogli regali d’argento, a seconda del proprio budget personale.
Alla fine del XIX° secolo, con l’apparizione di babbo Natale, l’usanza di offrirsi i regali il 1° gennaio scomparve e il giorno delle strenne divenne quello di Natale: pare sia per questo che il 25 dicembre si fanno i regali… con conseguente corsa al consumismo tipica della nostra epoca (aggiungo io con un tocco di sarcasmo, ehehe).
Ebbene, quando qui a Parigi si parla delle étrennes di Natale, vi deve venire in mente il prete che passa a benedire le case nei giorni di festa… ma in versione laica!
Le étrennes oggi vengono offerte se la persona offre un servizio (la baby sitter di cui siete particolarmente contenti, il postino/a o la portinaia gentile che hanno fatto qualche favore, ecc…). Solo il pompiere sfugge a questa regola: spesso volontari, i pompieri godono qui di una simpatia innata che va al di là dei servizi effettivamente resi durante l’anno, oltre al fatto che sono tutti degli gnocchi pazzeschi! :-p
Di solito tutte queste persone passano la sera quando tutti sono tornati a casa dopo il lavoro (tranne i pompieri che invece vendono i calendari per strada), e non si scappa! A meno che non facciate finta di non essere in casa. ;-p
Ma quanto bisogna offrire?
Chiaramente niente è obbligatorio, si tratta di regali che potete offrire se vi fa piacere. Il montante delle étrennes varia a seconda del proprio budget, ma anche della persona a cui la si offre. Le indicazioni che seguono sono del tutto indicative, poi ognuno offre quello che vuole (o non offre proprio!).
- I pompieri: tra 5€ e 10€ a seconda del grado di gnocchitudine (eheheh), in cambio del calendario.
- Il/la postino/a: tra 5€ et 8€ + il calendario anche in questo caso.
- La donna delle pulizie: la metà di un mese di stipendio.
- La portinaia: di solito il 10% dell’affitto.
- La baby sitter: circa il 10% del suo stipendio mensile;
- La badante: tra i 40€ e i 50€, o 50% del suo stipendio se siete particolarmente soddisfatti del suo lavoro. Potete anche fare un regalo in natura ma i contanti sono sempre più apprezzati. 😉
15 Comments
Ciao! Come sai ti seguo da parecchio e non finisco mai di imparare! Venerdì è stato il mio ultimo giorno di lavoro come babysitter prima delle vacanze, e oltre ai soldi che mi spettavano ne ho trovati altri in più e nella busta un biglietto carinissimo con gli auguri dove si cercava di spiegarmi il perchè ma non avevo proprio capito la parola “étrenne”!!!!!
Quindi grazie e BUONE FESTE!!!!
ciao ho per caso trovato il tuo sito internet è x questo ti faccio i complimenti xkè è molto utile!!!:)
ti spiego la mia situazione :io amo Parigi e come x te ogni volta ke vengo lì x turismo mi rimane dentro ed uno dei miei grandi sogni è quello di vivere lì ma purtroppo x la poca conoscenza di come trasferirsi nn ho mai preso iniziativa!!io studio giurisprudenza alla federico II di napoli ed ho un CAF con annesso patronato mentre il mio ragazzo fa l’operaio edile ed è specializzato in molte mansioni ….noi vorremo trasferirci ma x iniziare quali procedure devo seguire ???quanto denaro ci vuole x iniziare una vita lì? la mia laurea lì vale come qui?? come faccio a continuare a studiare lì devo non conosendo la lingua ???ci sono possibilità di lavoro per il mio ragazzo?? ti sarei infinitamente gratase tu potessi rispondere a queste mie domande ed aiutarmi ad avverare questo mio sogno!!! grazie mille in anticipo
Ciao Roberta,
Il sito è nato proprio per rispondere ai dubbi di persone come te, quindi il consiglio che ti posso dare è di spulciarti tutto il sito perché troverai tutte le risposte! 🙂
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in bocca al lupo
ho spulciato il sito ed ho trovato parte delle notizie ke cercavo!!! molto utilee complimenti!! avrei però altri dubbi…in particolare x quanto riguarda l’università potresti aiutarmi??? grazie mille ….
Ciao ip scusami se ti disturbo ancora ma ho davvero bisogno di aiuto!! lo status di studente a parigi lo ottieni attraverso l’erasmus o con l’iscrizione all’università parigina ???
entrambi. Quando sei Erasmus, ti iscrivi a un’Universitaà, quindi… 🙂
e se invece continuassi a studiare in italia avrei cmq la qualifica di studente??
ahh Gli eboueurs!!! qui all’hotel ne sono passati una ventina! state attenti che sono degli arnaqueurs!!!!
Quando arrivano dovrebbero mostrare una carta originale rilasciata dal comune, quelli che non ce l’hanno sono come i parkeggiatori abusivi in italia!
Buone Feste a tutti!
Pure in Belgio ci sono ‘les étrennes’: per i postini, i pompieri, ed anche gli spazzini. A me sembra un’usanza simpatica!
Ehi IP! Come stai andando con la nevicata che ha bloccato mezzo mondo lì da te? Spero che tu non ne abbia risentito.
Ma ciao!! Guarda… la febbre non poteva cascare meglio, sono rinchiusa in casa (compreso la giornata di caos), quindi non mi posso lamentare… tranne per la febbre chiaramente! 🙂
Poverina, allora buona guarigione
Allora io sono stata cafona? Mi si sono presentati a casa in 3, bussando alla porta d’ingresso direttamente (erano già entrati nel palazzo). Sì? ho chiesto. Les eboueurs, mi hanno risposto.
Erano le 7 passate di sera, avevo le due marmocchie attaccate ai polpacci, il marito in ritardo, la cena sui fornelli e non una monetina nel portafogli….zero! Potevo fargli un assegno….. ma mi scocciava pure per 10 euro… mi sono scusata, ho detto loro di ripassare a fine giro del palazzo perchè aspettavo mio marito di lì a poco … e mi hanno snobbata alla grande! Mi sa che di 10 euro in meno se ne sono altamente infischiati…. bella strenna!
direi che si può anche non offrire nulla e rifiutare gentilmente con un bel sorriso….
ma al massimo si potrebbero rivedere un po’ al ribasso certe cifre ma non dare proprio niente è troppo scortese!!!