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07/05/2018Parigi, Parigi, sempre Parigi. A volte tendiamo a dimenticare che ci sono un sacco di cosa da vedere fuori Parigi e che restano comunque raggiungibilissime anche senza macchina, che è il problema fondamentale di ogni parigino che si rispetti! Prendiamo per esempio Provins, carinissima cittadella medievale classificata al patrimonio mondiale dell’Unesco nel 2001, a circa un’ora e mezzo di treno da Parigi (tragitto compreso nel vostro abbonamento Navigo 5 zone!), visitabilissima in una giornata.
Un po’ di storia
Provins è composta da una città Alta e una Bassa, chiamate rispettivamente Châtel e Val, e pare esista fin dall’era primitiva, ma è solo nell’anno 802 che testi scritti ne confermano l’esistenza : Carlomagno infatti ci inviava i suoi « missi dominici », e proprio loro cominciarono a costruire i primi bastioni militari a Provins.
Nel 996, sotto Ugo Capeto, vennero scoperte le reliquie di San Ayoul nella città bassa, le costruzioni religiose quindi si moltiplicarono e la palude venne completamente bonificata. In questo periodo nascono i Conti di Vernandois, da cui nascerà poi la generazione dei Conti di Champagne, importantissima per la storia di Provins.
La città vive la sua massima gloria tra il XII e XIII secolo (soprattutto sotto il regno di Thibaud IV di Champagne), periodo delle famose Fiere di Champagne, durante il quale viene coniata addirittura una moneta locale, il provinois.
Nel 1239 Thibaud IV parte per le crociate e torna a Provins con la famosa Rosa di Damasco, grazie alla quale verranno create numerose specie di rose in Francia e in Europa.
Nella seconda metà del XIII secolo le fiere delle Fiandre e della Valle del Reno cominciano a fare concorrenza alle fiere di Champagne e annunciano il lento declino di Provins. Nel 1281 il Sindaco Guillaume Pentecôte è obbligato ad aggiungere un’ora alla giornata lavorativa, misura che provocherà una rivolta nella quale verrà ucciso. La città perde lentamente le sue ricchezze e alla morte dell’unica e ultima erede della Contea – Jeanne de Navarre – la regione Champagne viene annessa al Regno e perde definitivamente la sua indipendenza e la sua gloria.
I Conti di Champagne che governano la regione di Provins dall’anno 1000 capiscono immediatamente l’importanza economica del commercio di lunga distanza, e sanno sfruttare da subito la favorevole situazione geografica delle città di Champagne: queste città sono infatti un passaggio obbligato tra i porti del mare del Nord e quelli del Mediterraneo, tra le Fiandre che commerciano con l’Europa del Nord e dell’Est, e l’Italia con Bisanzio, l’Africa e l’Oriente. A Provins convergono 9 cammini principali e 11 secondari!
Le fiere, che si svolgono due volte all’anno, sono dedicate al commercio all’ingrosso, e si scambiano prodotti di ogni tipo e provenienti da tutta Europa: lane, tessuti, vini, pelli, gioielli… Il loro successo è anche in gran parte dovuto alla protezione di cui godevano i mercanti: i Conti infatti organizzano delle corsie preferenziali e delle scorte per le vetture che vogliono rendersi alle fiere, e sul posto c’è una vera e propria polizia delle fiere che organizza i processi, esige i pagamenti delle vendite, regola i litigi, ecc…
Le fiere diventano anche occasione di festa, con musica e giocolieri, e di scambio di idee tra tutti questi uomini provenienti da ogni parte d’Europa.
Questo ricco periodo prenderà progressivamente fine nel corso del XVI secolo, quando le strade commerciali evolveranno grazie al passaggio delle Alpi e all’utilizzo dello stretto di Gibilterra. Le guerre di religione, le epidemie e l’abolizione dei privilegi dei commercianti daranno il colpo di grazia alle Fiere di Champagne e a quelle di Provins e delle città vicine.
Personalmente le due volte che ho visitato Provins ci siamo limitati a una bella passeggiata e a un pranzetto in uno dei ristoranti sulla piazzetta principale. Non abbiamo assistito agli spettacoli medievali, ma se volete più informazioni, sul sito di Provins trovate tutto!
Quello che mi ha colpito molto di Provins sono state sicuramente le mura che la circondano: belle, imponenti e soprattutto mantenute benissimo, potete passeggiarci sopra, ma attenzione perché è un su e giù di scale!
Nella nostra passeggiata siamo solo saliti sulla Torre di Cesare da dove si gode di un bel panorama e grazie alla quale si capisce come vivevano (e lavoravano) le guardie dell’epoca: è tutto molto stretto e ripido ma fattibilissimo!
Non abbiamo avuto tempo (ne voglia) di visitare gli altri monumenti perché abbiamo preferito approfittare della bella giornata e passeggiare fuori, ma sulla mappa che prenderete all’Ufficio del turismo ci sono tutte le informazioni se volete visitare gli altri monumenti.
Buona visita!
Links utili
Tutte le informazioni su Provins le trovate nel sito ufficiale dell’Ufficio del turismo: www.provins.net